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25 de mar. de 2008

italiano familia adorno

La famiglia Adorno
E' il nome della famiglia, originaria della borgata di Adorno, situata nei pressi di Taggia sulla riviera di Ponente. Un'antica leggenda, riportata da Amedeo Pescio nel suo volume “I nomi delle strade di Genova", narra che nel XII secolo una torba di tedeschi lasciò il proprio paese per recarsi in pellegrinaggio in Terra Santa. Giunti che furono nella città di Genova, attesero a lungo che si rinnovasse il miracolo di Mosè nel passaggio del Mar Rosso, onde poter proseguire per via mare il loro viaggio. Perduta alfine ogni speranza decisero di rimpatriare ma, una parte di essi rimase in Genova e tra questi vi sarebbe stato un giovane di nobile stirpe che la leggenda indica come il capostipite degli Adomo. In realtà la famiglia si stabilì in Genova nel 1186 ma, come si è detto, proveniente dalla riviera, ed in breve divenne proprietaria di diverse abitazioni lungo la valle di Pasturezza, detta poi Vallechiara, che si estendeva dalle alture a ponente di Castelletto fino alla zona di Fossatello, tra le chiese di S. Marcellino e di S. Pancrazio. Di origine popolare, gli Adorno presero parte attiva alla vita pubblica genovese schierandosi ovviamente nella fazione ghibellina a cui appartenevano pure i Guarco, i Fregoso ed i Montaldo e, come questi, chiamati “Cappellacci”, ossia capi di fazione popolare. Con la rivoluzione del 1339 essi portarono al dogato Simone Boccanegra e da allora acquistarono una tale potenza da dominare per quasi due secoli, con continue sanguinose lotte, la vita politica della Repubblica. In questo periodo la famiglia Adorno diede ben sette dogi alla Repubblica.
Il primo fu Gabriele che successe nel 1363 a Simone Boccanegra e che combatté a lungo contro quei nobili che, aiutati dai Visconti, infestavano dalle montagne il territorio della Repubblica. Deposto nel 1370, morì nel 1383.
Nel 1378, Antoniotto I fu doge ma, per poche ore, poichè venne immediatamente deposto. Riuscì a farsi eleggere nuovamente nel 1384 ma, fieramente osteggiato e combattuto dai Guarco, dai Fregoso e dai Montaldo, fu costretto più volte a fuggire; nondimeno, da uomo astuto ed ambizioso, violento e privo di scrupoli riuscì a riconquistare il potere facendosi rieleggere nel 1391 e nel '94, rimanendo in carica fino al '97; morì di peste l'anno seguente. Durante il suo dogato aiutò Urbano VI contro Carlo III re di Napoli e lo liberò dall'assedio di Nocera trasportandolo poi a Genova ove fu accolto solennemente. Organizzò pure una vittoriosa spedizione contro Tunisi ove si erano annidati i pirati barbareschi. Nel 1396, nel vano proposito di porre termine alle lotte intestine, riuscì a convincere i genovesi ad accettare la protezione di Carlo VI di Francia.
Giorgio, fratello di Antoniotto venne eletto nel 1413 e durante il suo dogato apportò importanti riforme alla Costituzione della Repubblica. Al contrario del fratello, fu uomo saggio e pacifico, vanamente si adoperò al fine di placare gli odi ed i rancori con le famiglie rivali finchè esasperato ed amareggiato dell'irrigidimento delle loro posizioni, preferì rinunciare alla carica.
Raffaele, figlio di Giorgio, studioso e letterato, dovette prendere le armi per lottare contro la cupidigia di Alfonso d'Aragona e contro Giovanni Antonino Fieschi che, in alleanza con il duca di Milano Filippo Maria Visconti, minacciava lo Stato della Repubblica. Assecondato dalla intelligente moglie, Volantina Giustiniani, protesse e munificò valenti letterati.
Nel 1447, Barnaba si impadronì con le armi del dogato ma fu deposto poco tempo dopo. Nel 1461, reduce dall'esilio, fu eletto Prospero (nella foto un suo ritratto) ma, in seguito a discordie sorte con l'arcivescovo Paolo Fregoso, dovette nuovamente fuggire. Caduto prigioniero dei Visconti, venne successivamente liberato da Gian Galeazzo Sforza, dopo l'improvviso mutamento politico di qest'ultimo, dal quale fu nominato Governatore di Genova. In seguito, stretta alleanza con Ferdinando I di Napoli riuscì a liberarsi degli Sforza vincendoli nel 1478, ma, osteggiato ancora dai Fregoso, fu costretto nuovamente a fuggire a Napoli dove morì nel 1486.
Antoniotto II si prese la rivincita sui Fregoso, facendoli cacciare da Genova dopo essersi alleato con i francesi ed i Fieschi, si fece poi nominare Vicario del re di Francia. Abbandonato in seguito dai francesi, strinse alleanza con gli spagnoli; fu eletto doge nel 1522, dopo la sconfitta dei francesi alla Bicocca. In quellostesso anno fece distruggere il porto di Savona per punire quella città che di si era ribellata a Genova. Rimase in carica fino al 1527, anno in cui, deposto da Andrea Doria, fuggì a Milano ove morì nel 1530. Con lui ha termine la potenza politica degli Adorno su Genova. Nel 1528 la famiglia venne ascritta nel libro d'oro della nobiltà e quindi aggregata all'Albergo Pinelli.
Fra gli altri personaggi della famiglia si ricordano: Agostino, che rivestì la carica di generale, al servizio degli Sforza si distinse validamente nella battaglia contro francesi ed aragonesi, alleati contro Genova. Gerolamo, affascinato dalle imprese di Marco Polo e da quelle contemporanee a lui di Colombo, compì lunghi viaggi in Oriente, sul finire del secolo XV, spingendosi fino al meridione ed al sud est asiatico, in compagnia di Girolamo da Santo Stefano. Francesco, teologo e predicatore, fu tra i primi gesuiti, molto caro a San Carlo Borromeo del quale fu confessore. Fu infaticabile missionario in Africa, Di lui si ricordano: una Epistola (1571) in cui si racconta la vicenda della Sacra Sindone ed in qual modo divenne di proprietà di Casa Savoia; e il "De Ecclesiastica Disciplina". Morì nel 1586. Il Venerabile Agostino fu il fondatore dell'Ordine dei Chierici Regolari Minori. Un ramo degli Adorno, nel XIV secolo, si trasferì in Spagna ed un altro a Bruges, per ragioni commerciali. La famiglia godeva di numerose proprietà in Liguria e fuori tra cui i feudi di Rossiglione, Ovada, Castelletto d'Orba e Serravalle. Nel 1634, con la morte di Bernabò Cesare si estinse il ramo ducale della famiglia per cui beni e titoli passarono al ramo cadetto dei Botta Adorno di Milano.

1ª adorno do ano 1363 (familia antiga)

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Dogi eletti con carica "a vita" [modifica]

dal 1339 al 1396 [modifica]
Simone Boccanegra: 23 settembre 1339 - 23 dicembre 1344 (è il primo doge)
Giovanni da Murta: 25 dicembre 1344 - 6 gennaio 1350
Giovanni Valente: 9 gennaio 1350 - 8 ottobre 1353
Signoria Viscontea: 9 ottobre 1353 - 14 novembre 1356(?)
9 ottobre 1353 - 1355: dedizione a Giovanni Visconti, arcivescovo e signore di Milano (muore nel 1355)
9 ottobre 1353 - 1355: Guglielmo Pallavicino è governatore per Giovanni Visconti
1355 - 14 novembre 1356(?): Matteo, Bernabò e Galeazzo Visconti succedono allo zio Giovanni Visconti, deceduto
1355 - 14 novembre 1356(?): Gaspare Visconti è governatore per i Signori di Milano
Simone Boccanegra (seconda volta): 15 novembre 1356 - 3 marzo 1363 (muore in carica: avvelenato?)
Gabriele Adorno: 14 marzo(?) 1363 - 13 agosto 1370
Domenico di Campofregoso: 13 agosto 1370 - 17 giugno 1378
Antoniotto Adorno 17 giugno 1378 (rinuncia al dogato la sera stessa della nomina)
Nicolò Guarco: 17 giugno 1378 - 7 aprile 1383
Federico Pagana: 7 aprile 1383 (è deposto nello stesso giorno)
Leonardo Montaldo: 7 aprile 1383 - 14 giugno 1384 (muore in carica)
Antoniotto Adorno (seconda volta): 15 giugno 1384 - 3 agosto 1390
Giacomo Campofregoso: 3 agosto 1390 - 6 aprile 1391
Antoniotto Adorno (terza volta): 6 aprile 1391 - 16 giugno 1392
Antoniotto di Montaldo: 16 giugno 1392 - 15 luglio 1393
Pietro Campofregoso: 15 luglio 1393 (cede il potere nel giorno stesso)
Clemente di Promontorio: 15 luglio 1393 - 16 luglio 1393
Francesco Giustiniano di Garibaldo: 16 luglio 1393 - 30 agosto 1393
Antoniotto di Montaldo (seconda volta): 30 agosto 1393 - 24 maggio 1394
Nicolò Zoagli: 24 maggio 1394 - 17 agosto 1394
Antonio Guarco: 17 agosto 1394 - 3 settembre 1394
Antoniotto Adorno (quarta volta): 3 settembre 1394 - 27 novembre 1396

dal 1396 al 1450 [modifica]
Dedizione a Carlo VI, re di Francia: 27 novembre 1396 - 3 settembre 1409
27 novembre 1396 - 18 marzo 1397: Antoniotto Adorno, governatore
18 marzo 1397 - agosto 1397: Valerando di Lucemburgo, conte di Ligny, governatore
agosto 1397 - 21 settembre 1398: Borleo di Lucemburgo, zio di Valerando, luogotenente
agosto 1397 - 18 luglio 1398: Pietro Fresnel, vescovo di Meaux, luogotenente
21 settembre 1398 - gennaio 1400: Collardo di Callevilla, governatore
17 gennaio 1400 - 21 marzo 1400: Battista Boccanegra, governatore non riconosciuto dal re
26 marzo 1400 - 22 settembre 1401: Battista de Franchi-Luxardo, governatore non riconosciuto dal re
22 settembre(?) 1401 - 30 ottobre 1401: Rinaldo d'Olivar, luogotenente
31 ottobre 1401 - 3 settembre 1409: Giovanni Lemeingre, detto Boucicaut, governatore
1406: Gilberto Faiette, luogotenente
1406(?) - 1409: Ugo Cholet, luogotenente
6 settembre 1409 - 21 marzo 1413: Marchese Teodoro II del Monferrato, capitano di Genova
Governo degli otto Rettori: 21 marzo 1413 - 27 marzo 1413
Giorgio Adorno: 27 marzo 1413 - 23 marzo 1415
Governo di due priori: 23 marzo 1415 - 29 marzo 1415
Barnaba di Goano: 29 marzo 1415 - 3 luglio 1415
Tommaso di Campofregoso: 4 luglio 1415 - 23 novembre 1421
Dedizione a Filippo Maria Visconti, duca di Milano: 24 novembre 1421 - 25 dicembre 1435
25 dicembre 1421 - 17 gennaio 1422: Francesco Bussone, conte di Carmagnola, capitano, prende possesso
17 gennaio(?) 1422 - 31 marzo 1422: Urbano di Sant'Alosio, governatore
31 marzo 1422 - 5 dicembre 1422: rettorato dei quattro Rettori inviati dal duca
5 dicembre 1422 - 15 novembre 1424: Francesco Bussone, conte di Carmagnola, governatore
15 novembre 1424 - fine febbraio 1428: Giacomo degli Isolani, cardinale, governatore
3 marzo 1428 - agosto 1432: Bartolomeo Capra, arcivescovo di Milano, governatore
1432 - (?): Oldrado di Lampugnano, luogotenente
1434(?) - 25 dicembre 1435: Oppizino di Alzate, commissario (governa di fatto malgrado il governatore presente; viene poi ucciso)
1432(?): Francesco Barbavara, commissario (è presente col Lampugnano e con l'Alzate)
25 dicembre 1435: Erasmo Trivulzio, governatore (il governatorato cessa il giorno stesso)
Governo di otto Capitani di Libertà: 27 dicembre 1435 - 28 marzo 1436
Isnardo Guarco, nipote di Nicolò: 28 marzo 1436 - 3 aprile 1436
Tommaso di Campofregoso (seconda volta): 3 aprile 1436 - 24 marzo 1437
Battista di Campofregoso, fratello di Tommaso: 24 marzo 1437 (cessa da doge il giorno stesso)
Tommaso di Campofregoso (terza volta): 24 marzo 1437 - 18 dicembre 1442
Governo di otto Capitani di Libertà: 19 dicembre 1442 - 28 gennaio 1443
Raffaele Adorno, nipote di Antoniotto: 28 gennaio 1443 - 4 gennaio 1447
Barnaba Adorno: 4 gennaio 1447 - 30 gennaio 1447
Giano di Campofregoso: 30 gennaio 1447 - 16 dicembre 1448 (muore in carica)
Lodovico di Campofregoso, fratello di Giano: 16 dicembre 1448 - dopo il 4 settembre 1450

dal 1450 al 1499 [modifica]
Pietro di Campofregoso, nipote di Tommaso: 8 settembre 1450 - gennaio 1458
Dedizione a Carlo VII, re di Francia: 9 marzo 1458 - 9 marzo 1461
11 marzo 1458 - 11 settembre(?) 1459: Duca Giovanni di Calabria, figlio di Renato d'Angiò, governatore
11 settembre(?) 1459 - 9 marzo 1461: Ludovico la Vallée, governatore
Governo di otto Capitani degli artefici: 9 marzo 1461 - 12 marzo 1461
Prospero Adorno: 12 marzo 1461 - 17 luglio 1461 (fugge da Genova)
Spinetta di Campofregoso: 18 luglio 1461 - 20 luglio(?) 1461
Lodovico di Campofregoso (seconda volta): 25 luglio 1461 - 14 maggio 1462
Paolo di Campofregoso, arcivescovo di Genova: 14 maggio 1462 - 31 maggio 1462
Governo di quattro Capitani artefici: 31 maggio 1462 - 8 giugno 1462
Lodovico di Campofregoso (terza volta): 8 giugno 1462 - gennaio 1463
Paolo di Campofregoso (seconda volta): 8 gennaio 1463 - aprile 1464
Signoria Sforzesca: 13 aprile 1464 - 15 marzo 1477
13 aprile 1464 - 8 marzo 1466: Dedizione a Francesco I Sforza, duca di Milano (che muore l'8 marzo 1466)
16 aprile 1464 - 18 settembre(?) 1464: Gaspare di Vimercate, governatore
28 settembre 1464 - 13 maggio 1466: Corrado di Fogliano, governatore
8 marzo 1466 - 26 dicembre 1476: Galeazzo Maria Sforza, duca di Milano, signore di Genova (muore il 26 dicembre 1476)
maggio 1466 - agosto(?) 1466: Baldassarre della Corte, vicario
1 settembre 1466 - 29 settembre 1468: Sagramoro Menclozzo, visconte, governatore
7 ottobre 1468 - 22 agosto 1470: Corrado di Fogliano, governatore (seconda volta)
23 agosto 1470 - dopo il 17 dicembre 1470: Giacomo Bovarello, vicario
3 gennaio 1471 - 1 luglio 1473: Giovanni Pallavicino, marchese di Scipione, governatore
7 luglio 1473 - 19 ottobre 1475: Guido Visconte, governatore
ottobre 1475 - 4 febbraio 1477: Gian Francesco Pallavicino, marchese di Scipione, nipote di Giovanni, governatore
26 dicembre 1476 - 15 marzo 1477: Gian Galeazzo Maria Sforza, duca di Milano, (tutela di Bona), signore di Genova
Governo di Ibleto Fieschi, capitano, e degli otto Difensori della Patria: 20 marzo 1477 - 28 aprile 1477
Signoria Sforzesca (seconda volta): 30 aprile 1477 - 7 luglio 1478
30 aprile 1477 - 7 luglio 1478: Gian Galeazzo Maria Sforza, duca di Milano, signore di Genova per la seconda volta
1478: Gian Galeazzo fa omaggio per Genova a Luigi XI di Francia, per procura (della sua madre nelle mani di Philippe de Commines)
30 aprile 1477 - 1478: Prospero Adorno, governatore
1478: Branda da Castiglione, vescovo di Como (non ha tempo di governare e si rifugia nel Castelletto)
1478: Prospero Adorno, prima governatore con otto Pacificatori e poi governatore con dodici Capitani: prima del 7 luglio 1478 - 23 ottobre 1478
Prospero Adorno e Lodovico di Campofregoso, governatori con gli stessi dodici Capitani: 23 ottobre 1478 - 25 novembre 1478
Battista di Campofregoso: 26 novembre 1478 - 25 novembre 1483
Paolo di Campofregoso, cardinale, (terza volta): 25 novembre 1483 - 6 gennaio 1488
Signoria Sforzesca (terza volta): 6 gennaio 1488 - 7 agosto 1488
6 gennaio 1488 - 7 agosto 1488: Gian Galeazzo Maria Sforza, duca di Milano, signore di Genova per la terza volta (tutela di Ludovico il Moro)
6 gennaio(?) 1488 - 7 agosto 1488: Paolo di Campofregoso, arcivescovo e cardinale, governatore
Governo di dodici cittadini, sotto il nome di Capitani e poi di Riformatori della Repubblica: 7 agosto 1488 - 13 settembre 1488
Signoria Sforzesca (quarta volta): 13 settembre 1488 - 26 ottobre 1499
13 settembre 1488 - 20 ottobre 1494: Gian Galeazzo Maria Sforza, duca di Milano, signore di Genova per la quarta volta (sotto la tutela di Ludovico il Moro, Gian Galeazzo muore il 20 ottobre 1494)
13 settembre 1488 - 26 ottobre 1499: Agostino Adorno, governatore
20 ottobre 1494 - 26 ottobre 1499: Ludovico Maria Sforza, duca di Milano, signore di Genova
1494(?) - 26 ottobre 1499: Corrado Stanga, commissario

dal 1499 al 1528 [modifica]
Dedizione a Lodovico XII, re di Francia: 26 ottobre 1499 - 10 aprile 1507
26 ottobre 1499 - 3 novembre 1499: Scipione Barbavara, governatore
4 novembre 1499 - 25 ottobre 1506: Filippo di Cleves, signore di Ravenstein, governatore
prima del giugno 1506 - 12 marzo 1507: Filippo Roccabertin, luogotenente
Paolo da Novi: 10 aprile 1507 - 27 aprile 1507, primo "Doge del popolo"
Dedizione a Lodovico XII, re di Francia (seconda volta): 29 aprile 1507 - 29 giugno 1512
maggio 1507 - ottobre 1508: Rodolfo di Lanoy, governatore
ottobre 1508 - 20 giugno 1512: Francesco di Rochechouard, signore di Champdenier, governatore
Giano di Campofregoso: 29 giugno 1512 - 25 maggio 1513
Dedizione a Lodovico XII, re di Francia (terza volta): 25 maggio 1513 - 20 giugno 1513: Antoniotto Adorno, governatore
Ottaviano di Campofregoso: 20 giugno 1513 - 7 settembre 1515
Dedizione a Francesco I, re di Francia: 20 novembre 1515 - 31 maggio 1522: Ottaviano di Campofregoso, governatore
Antoniotto II Adorno: (ultimo doge a vita) 31 maggio 1522 - primi di agosto del 1527
Dedizione a Francesco I, re di Francia (seconda volta): dai primi di agosto 1527 al 12 settembre 1528
Teodoro Trivulzio, governatore dai primi di agosto del 1527 al 11 ottobre 1528; sarà affiancato dal
Governo dei dodici Riformatori di Libertà: dalla metà di settembre del 1528 all'11 ottobre 1528

Dogi eletti con carica biennale [modifica]
(n.b.: alcuni periodi dei diversi dogati sono sovrapposti: ciò è dovuto al fatto che un doge poteva venire eletto in concomitanza con gli ultimi giorni del mandato del suo predecessore)

dal 1528 al 1599 [modifica]
Oberto Cattaneo Lazzari: 12 ottobre 1528 - 4 gennaio 1530
Battista Spinola: 4 gennaio 1531 - 4 gennaio 1533
Battista Lomellini: 4 gennaio 1533 - 4 gennaio 1535
Cristoforo Rosso Grimaldi: 4 gennaio 1535 - 4 gennaio 1537
Giovanni Battista Doria: 4 gennaio 1537 - 4 gennaio 1539
Giannandrea Lungo Giustiniani: 4 gennaio 1539 - 4 gennaio 1541
Leonardo Cattaneo della Volta: 4 gennaio 1541 - 4 gennaio 1543
Andrea Centurione Pietrasanta: 4 gennaio 1543 - 4 gennaio 1545
Giovanni Battista De Fornari: 4 gennaio 1545 - 4 gennaio 1547
Benedetto Gentile Pevere: 4 gennaio 1547 - 4 gennaio 1549
Gaspare Grimaldi Bracelli: 4 gennaio 1549 - 4 gennaio 1551
Luca Spinola: 4 gennaio 1551 - 4 gennaio 1553
Giacomo Promontorio: 4 gennaio]] [[1553 - 4 gennaio 1555
Agostino Pinello Ardimenti: 4 gennaio 1555 - 4 gennaio 1557
Pietro Giovanni Chiavica Cibo: 4 gennaio 1557 - 3 dicembre 1558 (muore in carica)
Girolamo Vivaldi: 4 gennaio 1559 - 4 gennaio 1561
Paolo Battista Giudice Calvi: 4 gennaio 1561 - 27 settembre 1561 (muore in carica)
Battista Cicala Zoaglio: 4 ottobre 1561 - 4 ottobre 1563
Giovanni Battista Lercari: 7 ottobre 1563 - 7 ottobre 1565
Odorico Ottavio Gentile: 11 ottobre 1565 - 11 ottobre 1567
Simone Spinola: 15 ottobre 1567 - 3 ottobre 1569
Paolo Giustiniani Moneglia: 6 ottobre 1569 - 6 ottobre 1571
Gianotto Lomellini: 10 ottobre 1571 - 10 ottobre 1573
Giacomo Durazzo Grimaldi: 16 ottobre 1573 - 17 ottobre 1575
Prospero Centurione Fattinanti: 17 ottobre 1575 - 17 ottobre 1577
Giovanni Battista Gentile Pignolo: 19 ottobre 1577 - 19 ottobre 1579
Nicolò Doria: 20 ottobre 1579 - 20 ottobre 1581
Gerolamo De Franchi Toso: 21 ottobre 1581 - 21 ottobre 1583
Gerolamo Chiavari: 4 novembre 1583 - 4 novembre 1585
Ambrogio Di Negro: 8 novembre 1585 - 13 novembre 1587
Davide Vacca (o Vaccari): 14 novembre 1587 - 14 novembre 1589
Battista Negrone: 20 novembre 1589 - 15 novembre 1591
Gio. Agostino Campi Giustiniani: 27 novembre 1591 - 26 novembre 1593
Antonio Cebà Grimaldi: 27 novembre 1593 - 26 novembre 1595
Matteo Senarega: 5 dicembre 1595 - 4 dicembre 1597
Lazzaro Cebà Grimaldi: 7 dicembre 1597 - 15 febbraio 1599

dal 1599 al 1650 [modifica]
Lorenzo Sauli: 22 febbraio 1599 - 21 febbraio 1601
Agostino Doria: 24 febbraio 1601 - 25 febbraio 1603
Pietro (Sacco) De Franchi: 26 febbraio 1603 - 27 febbraio 1605
Luca (De Castro) Grimaldi: 1 marzo 1605 - 2 marzo 1607
Silvestro Invrea: 3 marzo 1607 - 17 marzo 1607
Gerolamo Assereto: 22 marzo 1607 - 23 marzo 1609
Agostino Luciani Pinello: 1 aprile 1609 - 2 aprile 1611
Alessandro Longo Giustiniani: 6 aprile 1611 - 6 aprile 1613
Tomaso Spinola: 21 aprile 1613 - 21 aprile 1615
Bernardo Clavarezza: 25 aprile 1615 - 25 aprile 1617
Giovanni Giacomo (Tartaro) Imperiale: 25 aprile 1617 - 29 aprile 1619
Pietro Durazzo: 2 maggio 1619 - 2 maggio 1621
Ambrogio Doria: 4 maggio 1621 - 12 giugno 1621 (muore in carica)
Giorgio Centurione: 22 giugno 1621 - 22 giugno 1623
Federico De Franchi: 25 giugno 1623 - 16 giugno 1625
Giacomo Lomellini: 16 giugno 1625 - 25 giugno 1627
Giovanni Luca Chiavari: 28 giugno 1627 - 28 giugno 1629
Andrea Spinola: 26 giugno 1629 - 26 giugno 1631
Leonardo Della Torre: 30 giugno 1631 - 30 giugno 1633
Giovanni Stefano Doria: 5 luglio 1633 - 5 luglio 1635
Gio. Francesco Brignole Sale: 11 luglio 1635 - 11 luglio 1637
Agostino Pallavicini: 13 luglio 1637 - 13 luglio 1639
Giovanni Battista Durazzo: 28 luglio 1639 - 28 luglio 1641
Giovanni Agostino De Marini: 14 agosto 1641 - 19 giugno 1642 (muore in carica)
Giovanni Battista Lercari:4 luglio 1642 - 4 luglio 1644
Luca Giustiniani: 21 luglio 1644 - 21 luglio 1646
Giovanni Battista Lomellini: 24 luglio 1646 - 24 luglio 1648
Giacomo (Toso) De Franchi: 1 agosto 1648 - 1 agosto 1650

dal 1650 al 1699 [modifica]
Agostino Centurione: 23 agosto 1650 - 23 agosto 1652
Gerolamo De Franchi: 8 settembre 1652 - 8 settembre 1654
Alessandro Spinola: 9 ottobre 1654 - 9 ottobre 1656
Giulio Sauli: 12 ottobre 1656 - 12 ottobre 1658
Giovani Battista Centurione: 15 ottobre 1658 - 15 ottobre 1660
Gian Bernardo Frugoni: 28 ottobre 1660 - 22 marzo 1661 (muore in carica)
Antoniotto Invrea: 28 marzo 1661 - 29 marzo 1663
Stefano De Mari: 13 aprile 1663 - 12 aprile 1665
Cesare Durazzo: 18 aprile 1665 - 18 aprile 1667
Cesare Gentile: 10 maggio 1667 - 10 maggio 1669
Francesco Garbarino: 18 giugno 1669 - 18 giugno 1671
Alessandro Grimaldi: 27 giugno 1671 - 27 giugno 1673
Agostino Saluzzo: 5 luglio 1673 - 4 luglio 1675
Antonio Da Passano: 11 luglio 1675 - 11 luglio 1677
Giannettino Odone : 16 luglio 1677 - 16 luglio 1679
Agostino Spinola: 29 luglio 1679 - 29 luglio 1681
Luca Maria Invrea: 13 agosto 1681 - 13 agosto 1683
Francesco Maria Lercari Imperiale: 18 agosto 1683 - 18 agosto 1685
Pietro Durazzo: 23 agosto 1685 - 23 agosto 1687
Luca Spinola: 27 agosto 1687 - 27 agosto 1689
Oberto Della Torre: 31 agosto 1689 - 1 settembre 1691
Giovanni Battista Cattaneo: 4 settembre 1691 - 5 settembre 1693
Francesco Invrea: 9 settembre 1693 - 9 settembre 1695
Bendinelli Negrone: 16 settembre 1695 - 16 settembre 1697
Francesco Maria Sauli: 19 settembre 1697 - 26 maggio 1699 (muore in carica)

dal 1699 al 1750 [modifica]
Girolamo De Mari: 3 giugno 1699 - 3 giugno 1701
Federico De Franchi: 7 giugno 1701 - 7 giugno 1703
Antonio Cebà Grimaldi: 1 agosto 1703 - 1 agosto 1705
Stefano Onorato Ferreti: 22 agosto 1705 - 22 agosto 1707
Domenico Maria De Mari: 9 settembre 1707 - 9 settembre 1709
Vincenzo Durazzo: 14 settembre 1709 - 14 settembre 1711
Francesco Maria Imperiale: 22 settembre 1711 - 22 settembre 1713
Giovanni Antonio Giustiniani: 22 settembre 1713 - 22 settembre 1715
Lorenzo Centurione: 26 settembre 1715 - 26 settembre 1717
Benedetto Viale: 30 settembre 1717 - 30 settembre 1719
Ambrogio Imperiale: 4 ottobre 1719 - 4 ottobre 1721
Cesare De Franchi: 8 ottobre 1721 - 8 ottobre 1723
Domenico Negrone: 13 ottobre 1723 - 13 ottobre 1725
Gerolamo Veneroso: 18 gennaio 1726 - 18 gennaio 1728
Luca Grimaldi: 22 gennaio 1728 - 22 gennaio 1730
Francesco Maria Balbi: 20 gennaio 1730 - 20 gennaio 1732
Domenico Maria Spinola: 29 gennaio 1732 - 29 gennaio 1734
Stefano Durazzo: 3 febbraio 1734 - 3 febbraio 1736
Nicolò Cattaneo: 7 febbraio 1736 - 7 febbraio 1738
Costantini Balbi: 7 febbraio 1738 - 7 febbraio 1740
Nicolò Spinola: 16 febbraio 1740 - 16 febbraio 1742
Domenico Canevaro: 20 febbraio 1742 - 20 febbraio 1744
Lorenzo De Mari: 1 febbraio 1744 - 1 febbraio 1746
Gian Francesco Brignole Sale II: 3 marzo 1746 - 3 marzo 1748
Cesare Cattaneo Della Volta: 6 marzo 1748 - 6 marzo 1750

dal 1750 al 1797 [modifica]
Agostino Viale: 10 marzo 1750 - 10 marzo 1752
Stefano Lomellini: 28 marzo 1752 - 7 giugno 1752 (abdica)
Giovanni Battista Grimaldi: 7 giugno 1752 - 7 giugno 1754
Gian Giacomo Veneroso: 23 giugno 1754 - 23 giugno 1756
Giovanni Giacomo Grimaldi: 22 giugno 1756 - 22 giugno 1758
Matteo Franzoni: 22 agosto 1758 - 22 agosto 1760
Agostino Lomellini: 22 settembre 1760 - 10 settembre 1762
Rodolfo Giulio Brignole Sale: 25 novembre 1762 - 25 novembre 1764
Francesco Maria Della Rovere: 29 gennaio 1765 - 29 gennaio 1767
Marcello Durazzo: 3 febbraio 1767 - 3 febbraio 1769
Giovanni Battista Negrone: 16 febbraio 1769 - 16 febbraio 1771
Giovanni Battista Cambiaso: 16 aprile 1771 - 16 aprile 1773
Ferdinando Spinola: 7 gennaio 1773 - 9 gennaio 1773
Pier Franco Grimaldi: 26 gennaio 1773 - 26 gennaio 1775
Brizio Giustiniani: 31 gennaio 1775 - 31 gennaio 1777
Giuseppe Lomellini: 4 febbraio 1777 - 4 febbraio 1779
Giacomo Maria Brignole: 4 marzo 1779 - 4 marzo 1781
Marco Antonio Gentile: 8 marzo 1781 - 8 marzo 1783
Giovanni Battista Ayroli: 6 maggio 1783 - 6 maggio 1785
Gian Varlo Pallavicino: 6 giugno 1785 - 6 giugno 1787
Raffaele De Ferrari: 4 luglio 1787 - 4 luglio 1789
Alerame Maria Pallavicini: 30 luglio 1789 - 30 luglio 1791
Michelangelo Cambiaso: 3 settembre 1791 - 3 settembre 1793
Giuseppe Maria Doria: 16 settembre 1793 - 16 settembre 1795
Giacomo Maria Brignole: 17 novembre 1795 - 17 novembre 1797 (l'ultimo doge, nominato per la seconda volta)

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